Che lo zucchero faccia male ormai è risaputo. Tutti lo sappiamo ma continuiamo ad utilizzarne troppo. Questo avviene o consapevolmente perchè si è ghiotti di pane, pasta, pizza e dolci oppure perchè a nostra insaputa mangiamo cibi confezionati che come politica aziendale aggiungono zuccheri all’interno dei prodotti senza che noi lo sappiamo. Questo perchè… perchè se ci piacciono li ricompriamo. Soprattutto è possibile ritrovalo nei cibi più impensabili, dal pane, al sugo etc etc.

Ma siamo veramente informati sugli effettivi danni che l’eccesso di zuccheri fanno sul nostro organismo?

Beh, ho fatto una selezione dei danni più rilevanti e ti assicuro che non ci saranno buone notizie:

1. Difficoltà di concentrazione:

Al contrario di quanto si possa comunemente pensare, se un adeguato apporto di zuccheri può in realtà aiutare l’attività cerebrale, un eccessivo consumo rischia di rendere il cervello “iperattivo” compromettendo seriamente la tua capacità di concentrazione. Gli stessi zuccheri sarebbero responsabili di un invecchiamento precoce di questo organo fondamentale.

2. Ingrassa gli organi interni:

lo fa un eccesso di fruttosio che non venga dalla frutta, ma da zuccheri e sciroppi.

3. Aumenta il rischio di diabete:

rischio che aumenta dell’1,1% per ogni 150 kcal di zucchero che assumiamo più del dovuto.

4. Aumenta il rischio cardiovascolare e di pressione alta:

non si dovrebbe eccedere oltre i 20 grammi di zucchero per la donna e i 36 per l’uomo al giorno.

5. Rende instabili i livelli di colesterolo nel sangue:

sembra che più zucchero aumenti i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue, perché stimola involontariamente il nostro corpo a produrne di più.

6. Incremento del peso:

L’incremento del peso corporeo è uno dei segnali forse più temuti del consumo eccessivo di zuccheri. In realtà l’aumento del peso corporeo è associato, al di là dell’apporto calorico, ad un cambiamento dell’equilibrio metabolico dell’organismo.

7. Crea dipendenza:

lo zucchero ci espone ad un rischio di dipendenza che ci porta ad una sorta di escalation di dosi e frequenza di utilizzo. Lo zucchero induce, infatti, un grande rilascio di dopamina nel cervello, la sostanza responsabile della sensazione di piacere.
La dopamina non si accumula e quindi per generare nuovamente piacere la tendenza sarà quella di aumentare le dosi e la frequenza dell’assunzione.

La sgradevole sensazione di avere la bocca impastata è una condizione tipica dell’eccessivo consumo di zuccheri, ne sono i responsabili il cambiamento della secrezione salivare assieme alle modificazioni della flora del cavo orale.

8. Crea squilibri durante la giornata:

maggiori attacchi di fame, maggiori cali di energia durante la giornata, irritabilità e depressione (calano quando mangiamo zucchero, tornano già dopo mezz’ora).

9. Alimenta le cellule tumorali:

Secondo un recente studio pubblicato (gennaio 2016) dai ricercatori del prestigioso MD Anderson Cancer Center – Università del Texas sulla rivista scientifica Cancer Research, l’apporto di zuccheri proveniente dal cibo ha un impatto significativo sullo sviluppo del carcinoma mammario perché favorisce meccanismi infiammatori o i picchi di insulina che, ricordiamolo, è l’ormone prodotto dal nostro organismo in risposta a un aumento della quantità di zuccheri nel sangue (glicemia), ma regola anche altri aspetti del funzionamento del nostro organismo e per questo è considerata un ormone chiave nella relazione tra cibo e cancro. L’insulina, in sostanza, favorirebbe anche la produzione di un fattore di crescita chiamato IGF-I che è un vero e proprio fertilizzante per le cellule in generale e in particolare per quelle cancerose.

9. Portano ad acidificazione dell’organismo e favoriscono la proliferazione di microrganismi:

 ossia batteri, lieviti muffe che esauriscono rapidamente le riserve di vitamine del complesso B (questo genera stanchezza, scarsa resistenza alla fatica, debolezza generale). Un sottoprodotto dello zucchero, ovvero l’acetaldeide inibisce l’assorbimento di minerali alcalini e di proteine portando a pensiero offuscato e stanchezza eccessiva.

10. Creano Infiammazione sistemica:

Quando introduciamo troppi zuccheri e carboidrati, senza entrare nello specifico, nella digestione avviene che quest’ultimo viene scisso in tre elementi. Il fruttosio e il galattosio si dirigono nel fegato, il glucosio nel circolo sanguigno. Tutto il glucosio che le cellule non riescono ad assorbire e quindi quello in eccesso viene trasformato per altre funzioni o deposito. Ma prima di tutto ciò si legano all’emoglobina facendola diventare emoglobina glicata. L’emoglobina glicata è riconosciuta dall’organismo come potenzialmente pericolosa e scatena una risposta macrofagica per ridurre il pericolo. Questa situazione tende a tenere il nostro organismo in continua infiammazioni, sottraendo risorse utili a vigilare virus, batteri e tumori.

Continuo? Ho tralasciato altri problemi come carie, brufoli e altro……

E quindi cosa fare?

Beh dovresti approcciarti alle tante diete disponibili, evitare di improvvisare e affidarsi ad un professionista del settore.

Normalmente vengono proposti piani alimentari con la quasi esclusione di carboidrati come le diete chetogeniche che danno ottimi risultati ma con molte restrizioni, diete iperproteiche anch’esse molto rapide nella perdita di peso ma sostenibili per un tempo limitato perchè alla lunga possono causare danni. Noi dello studio RiabiliArt di Genzano di Roma abbiamo stretto con un’azienda italiana con un equipe medico-scentifica di rilievo con supporto scentifico che ne accertano la qualità del prodotto, un accordo per poter offrire ai nostri pazienti alimenti come pasta, pane pizza e dolci a bassissimo contenuto di carboidrati, addirittura meno del 5%, aiutando le persone non solo a ripulirsi dagli zuccheri in eccesso, perdere peso laddove ce ne sia da perdere, migliorando il proprio benessere generale. Sono alimenti adattabili ad ogni tipo di dieta già praticata e soprattutto non viene negato la soddisfazione di farlo con gusto.

Per informazioni non esitare a contattarci al 393/4717168.

Luca Zinco Fisioterapista – specializzato in Medicina Nutrizionale Metabolica con l’istituto EINuM