DOLORE NOTTURNO ALLA SPALLA – IO RISOLVO COSI’
Non riesci a dormire la notte? Fai fatica a trovare la posizione giusta? Hai dolori alla spalla quando sei a letto?
Il dolore alla spalla notturno è molto frequente per moltissime persone: questo accade quando ci sono disturbi ai tendini della cuffia dei rotatori e spesso a carico del capo lungo del bicipite.
A volte ha una spontanea evoluzione positiva, altre volte necessita di cure apposite. Di solito capita a molte persone di non avvertire dolore alla spalla durante il giorno, anche quando è ben sollecitata, e molto durante la notte, quando in teoria ci si aspetterebbe il contrario.
Molti dolori “infiammatori” fanno più male di notte, ma nel caso della spalla il dolore può comparire anche quando l’infiammazione è minima.
Una possibile spiegazione al sintomo notturno risiede nel rilassamento generale dei muscoli che normalmente mantengono l’omero in posizione, ovvero la famosissima cuffia dei rotatori. Spesso Il capo lungo del bicipite si infiamma, questo accade perché interviene in maniera anomala in alcune dinamiche, durante il movimento della spalla, che non gli competono, succede questo perché c’è mancanza di equilibrio ai muscoli che compongono la cuffia dei rotatori. Quando c’è maggiore rilassamento dei muscoli, c’è un maggiore stiramento dei tendini, che spesso hanno al loro interno delle aree di infiammazione e/o micro lesioni.
Tra le altre ipotesi che possono spiegare l’improvvisa insorgenza di un dolore alla spalla notturno, c’è anche la forte correlazione con i problemi cervicali.
I muscoli della spalla sono infatti in grado di muoverla soltanto fino a circa 90 gradi di altezza, dopodich deve intervenire il trapezio, importante muscolo del collo.
Anche qui, il rilassamento notturno potrebbe portare a sollecitazione anomala di un muscolo molto contratto, mandandolo in difficoltà.
Allora se decido di trattare questa problematica, quale sarà l‘approccio più giusto?
Un ragionamento clinico efficace consiste nel fare un’analisi dei movimenti della spalla, del collo e del dorso.
Si analizza per primo la postura, poi la fluidità dei movimenti dei singoli tratti (cervicale, torace e spalla) e la condizione muscolare, ovverose c‘è presenza di contratture o accorciamento degli stessi,e poi si valuta la forza.
Per un risultato ottimale bisogna analizzare anche dal punto di vista metabolico.
Anche questo aspetto non è da sottovalutare, il nostro corpo è stato creato per essere tendenzialmente sano e possiede la capacità di auto-ripararsi, allora perché si manifestano questi episodi?
Senza entrare nello specifico, riassumendo possiamo dire che molte volte il corpo si danneggia di più rispetto alla capacità di ripararsi. Una grande supporto arriva quando raggiungiamo il giusto equilibrio tra alimentazione, integrazione e movimento.
Il primo approccio è quello di agire sull’aspetto muscolare attraverso tecniche manuali, poi recuperare la giusta articolarità.

Se sono presenti infiammazioni tendinee è utile l’utilizzo di apparecchiature mediche strumentali (tecar, ultrasuoni, laser), abbinando poi gli accorgimenti alimentari ed integrazione mirata mettiamo in condizione il corpo di auto-ripararsi più velocemente e soprattutto con effetti più duraturi.
Poi si passa alla riabilitazione. Passaggio importante per ripristinare le condizioni ottimali per ritornare a svolgere tutte le attività di vita quotidiane. Gli esercizi riabilitativi che propongo e faccio svolgere inizialmente nel mio studio per poi continuare da soli a casa, fanno parte di un programma completo che ristabilizza il giusto equilibrio della cuffia dei rotatori. L’esercizio riabilitativo è ad oggi la terapia più efficace che abbiamo a disposizione per il dolore alla spalla, sia nel breve che nel medio termine. Ci sono alcuni casi, in cui i tendini sono molto rovinati, in questi casi, il movimento aiuta comunque, ma spesso è necessario ricorrere ad un aiuto farmacologico, soprattutto a livello locale con infiltrazioni di anti infiammatorio.
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