TRAUMA DISTORSIVO ALLA CAVIGLIA – cura e prevenzione

La distorsione alla caviglia è il più frequente trauma muscolo-scheletrico dell’arto inferiore. Gli sport dove questo trauma è più frequente, in ordine crescente, sono: pallavolo (56%), basket (55%), calcio (51%)e la corsa di resistenza (40%).

Si tratta anche, di uno degli incidenti domestici più comuni (assieme alle cadute da sedie, o tavoli, per quanto concerne i bambini, cadute dalle scale, tagli, fratture, ustioni) tanto che le norme di sicurezza consigliano l’applicazione, e la fornitura a basso costo, di dispositivi di sicurezza tra le mura domestiche, quali, per esempio le maniglie antiscivolo, tessuti adesivi ruvidi da applicare sul piano doccia, paraspigoli.

LE CAUSE

In linea generale le cause di questo tipo di trauma sono molteplici, alcune dovute a un disquilibrio articolare e quindi lassità legamentosa, piede piatto, piede cavo, piede equino, altre a fattori ambientali e quindi, come nel nostro caso, pavimento scivolosi, altre infine a eventi traumatici di tipo diretto o indiretto.

I SINTOMI E CLASSIFICAZIONE

I sintomi sono: dolore locale complicato da un deficit articolare in flessione o estensione, impedenza funzionale e chiaramente una difficoltà al carico.

Il dolore si avverte nella zona superiore esterna del piede ed eventualmente nella regione mediale (interna), in rari casi si percepisce a livello del tendine d’achille, coincide infatti con i legamenti lesionati.

Fisioterapia Castelli RomaniIl legamento peroneo astragalico anteriore è molto resistente, è possibile che uno stiramento durante una distorsione provochi una frattura peroneale da strappamento, cioè il legamento causa un distacco parcellare di un pezzo dell’osso.

La slogatura più frequente in assoluto è quella in supinazione e flessione dorsale (inversione) per motivi anatomici. Il perone raggiunge un livello più basso rispetto alla tibia, infatti quando si prova a pronare il piede (ruotarlo verso l’esterno) si raggiunge presto questa barriera ossea, invece la rotazione verso l’interno (supinazione) è limitata solo dalla resistenza dei legamenti.

In questo caso i legamenti coinvolti nel trauma sono: il peroneo-astragalico anteriore che è sempre colpito, il peroneo-astragalico posteriore che è stirato solo in casi abbastanza gravi e il peroneo-calcaneare che viene leso solo nei casi più gravi.

Le distorsioni sono classificate in base all’importanza della lesione:

1° grado: stiramento dei legamenti e dei tendini senza lesioni;

2° grado: lesione parziale dei legamenti;

3° grado: lesione totale di almeno un legamento;

In caso di distorsione leggera, con un appropriato trattamento la maggior parte dei pazienti guarisce completamente, ma in alcuni casi può rimanere una condizione di instabilità, dolore o rigidità, inoltre possono verificarsi delle recidive.

TRATTAMENTO

Ogni distorsione è diversa dalle altre, quindi necessita di un trattamento personalizzato. Il trattamento iniziale consiste nel protocollo “RICE”: riposo, crioterapia (ghiaccio), la compressione e l’elevazione dell’arto per favorire il riassorbimento del liquido dovuto all’infiammazione. Generalmente, si applicano impacchi di argilla bagnata, che serve per sgonfiare la caviglia.

Il ghiaccio si applica tre volte al dì per venti minuti, ma non si può tenerlo a contatto con la pelle per evitare ustioni, si mettono 3-4 cubetti in un bicchiere d’acqua e si tengono nella borsa del ghiaccio che può essere a

distorsione caviglia

contatto con la pelle.

La Crioterapia ha un effetto anestetico, diminuisce il tono muscolare ed ha un azione di vasocostrizione, in tal modo riduce moltissimo le conseguenze del processo flogistico. Questo trattamento va eseguito finché il piede è rosso e caldo, generalmente si consiglia per le prime 24/36 ore, dopo questo periodo insistere con il ghiaccio rallenterebbe il processo di guarigione dei tessuti.

Per essere pratici, vi parlo di un caso trattato nel mio studio di fisioterapia a Genzano di Roma. Parlo di Giulia, una ragazza di venti anni che si è recato presso il mio Studio di Fisioterapia a Genzano di Roma con la prescrizione ortopedica di un ciclo riabilitativo per distorsione di caviglia. Giulia non è sedentaria, frequenta quotidianamente la palestra e differenzia molto la sua attività, dall’allenamento funzionale alla corsa. Nelle ultime settimane, durante un allenamento, ha subito una distorsione alla caviglia (recidiva). Si tratta di una distorsione di I Grado, presenza di dolore e gonfiore in zona laterale con interessamento del peroneo-astragalico anteriore.

Per prima cosa, (dopo il protocollo R.I.C.E), ci siamo concentrati sull’attenuazione e/o scomparsa del dolore per riprendere le attività quotidiane: lavoro, guidare, etc., con tecnologia strumentale come la Tecarterapia in due modalità differenti e per un numero complessivo di 7 trattamenti.

Il piano terapeutico non poteva limitarsi a ridurre la sintomatologia ma ovviamente aveva lo scopo recuperare l’ampiezza dell’escursione articolare e successivamente il miglioramento del trofismo muscolare, cioè la forza dei muscoli stabilizzatori della gamba allo scopo di favorire un buon controllo dell’articolazione. Esistono infatti degli esercizi specifici e come d’abitudine, li ho insegnati alla mia paziente e gli ho consigliato di eseguirli tutti i giorni a casa.
Già dopo aver eseguito alcuni trattamenti e facendo gli esercizi che gli ho indicato, la paziente iniziava a stare meglio. Successivamente ci siamo concentrati nel riacquistare la capacità propriocettiva, vale a dire rieducare il piede al perfetto controllo posturale e del movimento, che ci garantisce l’impedimento di eventuali recidive. Come mia abitudine abbiamo inserito Giulia nel  programma di mantenimento con incontri programmati e con intervalli crescenti per effettuare un vero e proprio “Tagliando del piede” in modo da non permettere più al dolore di essere un impedimento allo svolgimento della sua professione e dei suoi hobby.

Fisioterapista:  LUCA ZINCO

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