Cosa c’entra il nuoto con il mal di schiena? Per anni, si è creduto che il nuoto fosse lo sport perfetto per eccellenza. Tale convinzione deriva da anni e anni in cui si è sempre detto che il nuoto avesse effetti benefici sulla salute delle persone, in particolare sulla schiena, talvolta addirittura curativi, perfino sulle scoliosi. Tali credenze non sono solo diffuse fra le persone comuni o fra i praticanti della disciplina ma anche fra i medici, in particolare gli ortopedici consigliano spesso il nuoto come attività sportiva ideale per le caratteristiche appena citate. Ma sarà vero tutto questo?
Recenti ricerche condotte dall´istituto scientifico italiano sulla colonna vertebrale, Isico, sfatano il mito “nuoto: sport completo, curativo e perfetto”.
Gli studi presentati all´International Society for the Study of the Lumbar Spine affrontavano il tema del nuoto e della scoliosi e smentivano molte tesi, portando alla luce dei dati che dimostravano come la pratica di questo sport potesse anche peggiorare le curve della schiena o addirittura indurre il mal di schiena.
La ricerca ha messo a confronto 112 nuotatori agonisti che si allenano 4-5 volte alla settimana con 217 studenti di età simile non praticanti sport o al massimo a livello amatoriale: il risultato, a dir poco sorprendente, è stato che i praticanti presentavano delle asimmetrie del tronco più accentuate ed erano ipercifotici, di conseguenza con una frequenza maggiore di dorsi curvi e mal di schiena.
Il nuoto è una disciplina sportiva che si svolge in un ambiente antigravitario rappresentato dall´acqua, e lo stare in acqua implica delle forze e delle pressioni sul nostro corpo sostanzialmente diverse ed inferiori rispetto a quando ci troviamo fuori; pertanto la schiena andrà a subire un generale collasso della sua muscolatura e risentirà del dislivello di forza tra i suoi muscoli erettori e quelli degli arti, che invece saranno più allenati.
Lo sport perfetto non esiste e la scelta va presa in base alle esigenze del bambino, ragazzo o adulto che sia; va tenuto sempre presente che ciò che lega lo sport al mal di schiena è la qualità del movimento e il rapporto tra quantità e intensità dell’allenamento stesso.
Un altro aspetto da tener conto è lo sviluppo motorio soprattutto nei bambini. Per chiarire questo concetto, potremo dire che all’interno dell’ambiente acquatico il nostro corpo è sostanzialmente “in scarico”, non sottoposto cioè all’estenuante pressione della forza di gravità che continuamente ci spinge al suolo. In acqua necessitiamo di una coordinazione, di un movimento, di un coinvolgimento muscolare e di una forza di propulsione totalmente diversi rispetto a quando camminiamo sulla terra ferma.
Se possiamo considerare queste come delle ovvietà dovrebbe essere altrettanto ovvio che l’acquisizione di particolari abilità di destrezza, equilibrio e tecnica in ambiente acquatico non determinano gli stessi benefici in un ambiente terrestre. Per esempio, un bambino abilissimo in ambiente acquatico potrebbe perfettamente essere un bambino goffo in ambiente terrestre. Letteralmente “un pesce fuor d’acqua”. Questo perché le esperienze di motricità e le abilità acquisite attraverso la pratica del nuoto sono sostanzialmente diverse da quelle necessarie a vivere in un ambiente fuori dall’acqua, sono appunto scarsamente trasferibili. In un momento formativo fondamentale da un punto di vista motorio come quello dell’infanzia, in cui le nostre strutture cognitive sono più plasmabili e determinano quindi un apprendimento migliore rispetto all’età adulta, limitare la scelta dell’attività sportiva solo al nuoto potrebbe essere controproducente.
[Fonte: www.trapaniok.it/18288/Salute-trapani/le-ricerche-rivoluzionarie—nuoto-e-scoliosi#.VsMdRvnhBdg%5D]
Il consiglio è quindi di affiancare al nuoto anche un’altra attività sportiva di tipo gravitario, e soprattutto in età adolescenziale affiancare un lavoro di Rieducazione Posturale Globale strutturato in vari livelli, come è il POSTURAL SYSTEM
Questa ricerca si è focalizzata su alcuni aspetti del nuoto ed è comunque doveroso dare credito anche a quelli che sono gli aspetti positivi di questa disciplina. Personalmente lo ritengo per certi aspetti adatto ad essere affiancato all’aggettivo “completo”. Il nuoto impegna globalmente le nostre masse muscolari richiedendo al tempo stesso un adeguato intervento cardiocircolatorio e respiratorio. E’ inoltre un’attività intrinsecamente divertente e allo stesso tempo rilassante, il che non guasta. In tempi come quelli moderni in cui sedentarietà e obesità regnano sovrani sarei un folle se mi permettessi di sconsigliare il nuoto come attività fisica o sportiva. Tuttavia vanno evitati anche gli estremismi di esaltazione verso questa disciplina. A livello amatoriale, come qualsiasi sport praticato 1 o 2 volte al settimana non è causa di problemi, anzi.
L’assenza di movimento è dannosa per la nostra schiena, ma anche l’eccesso di sport e la sua pratica non corretta e non adattata alla persona può essere causa di problemi posturali.
Per ogni sport è molto utile eseguire delle attività di compenso posturale specifiche per quello sport, che possano evitare problemi e complicanze per la schiena, aiutando il corpo a raggiungere e mantenere il giusto equilibrio che è la base della salute di ogni atleta agonista e amatoriale.
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